

Lo scrittore messicano Carlos Fuentes, uno dei massimi esponenti della letteratura in lingua spagnola, è morto all'età di 83 anni. L'annuncio, anticipato dall'ANSA, è stato dato dal presidente messicano Felipe Calderon. L'autore di romanzi come 'La regione più trasparente' e 'La morte di Artemio Cruz', soffriva da tempo di problemi

Il Consiglio nazionale delle arti e cultura ha confermato la notizia. Fuentes è stato il romanziere messicano più celebrato e ha avuto un ruolo determinante nelle letteratura latino americana nel suo ritratto lucido, a tratti cinico, di una nazione che aveva perso i suoi ideali rivoluzionari. La sua morte segna la fine si una voce importante. Il presidente Felipe Calderòn ha già espresso il suo cordoglio e si è detto profondamente rattristato dalla perdita di questo "amato e ammirato" autore.
Nato a Panama l'11 novembre 1928, Fuentes era figlio di un diplomatico e questo lo portò a vivere fin da bambino in molti paesi d'America Latina e negli Stati Uniti dove, come ha ricordato egli stesso, imparò ad amare il suo Paese e ad avvicinarsi alla letteratura attraverso la lettura di Mark Twain, Edmondo de Amicis ed Emilio Salgari.
Fu lui stesso ambasciatore, in Francia, fra il 1972 e il 1978, ma dedicò poi la maggior parte del suo tempo alla scrittura pubblicando numerosissimi saggi e romanzi, fra cui 'Gringo Viejo' che gli valse il Premio dell'Istituto italo-latinoamericano nel 1989, che si aggiunge a molti altri riconoscimenti da lui ottenuti, come il Premio Cervantes e il Grinzane Cavour. Nel 1987 gli fu concesso il premio Cervantes, il più prestigioso premio per la letteratura in lingua spagnola. Nel 2004 ha vinto anche il Premio letterario Giuseppe Acerbi con il romanzo Gli anni con Laura Diaz e nel 2009 la Gran Cruz de Isabel la Catolica.
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