Si è concluso il XXV Salone Internazionale del Libro di Torino.Stando al comunicato stampa finale l’edizione di quest’anno ha visto la “rivoluzione della piccola editoria”:I piccoli editori sono da sempre una delle grandi ricchezze del Salone di Torino, perché offrono una grande varietà di titoli difficilmente reperibili altrove; esprimono la vivacità e la ricchezza creativa dei territori italiani; e al Salone riescono a proporre la loro produzione accanto ai big dell’editoria. Tuttavia patiscono più di ogni altro la congiuntura economica in termini di vendite; i costi di partecipazione al Salone; la minore capacità di proporsi con appeal ed eventi; la frammentazione e difficoltà a fare massa critica. Il Salone raccoglie con convinzione le loro istanze e dal 2013 intende rinnovare radicalmente le modalità della loro presenza a Torino.
Abruzzo terra di grandi scrittori ed editori
Allo stand Abruzzo del Salone del Libro di Torino, Dacia Maraini ha offerto la sua ricetta per il rilancio della cultura abruzzese. Da sempre l'Abruzzo, e soprattutto la sua montagna, rappresenta per la scrittrice e poetessa toscana fonte di grande ispirazione. La sua presenza a ''Casa Abruzzo'' ha richiamato decine e decine di visitatori del Salone.Collocato nel Padiglione 3 - Stand R38 S41 al Lingotto Fiere, lo stand allestito dall'assessorato alla Cultura della Regione Abruzzo ha avuto un'ampiezza di 84 metri quadrati, con un calendario di presentazioni editoriali molto fitto. Si sono alternate 58 presentazioni di libri di 38 case editrici presenti. Accanto alla vetrina dell'editoria abruzzese, l'assessorato alla Cultura e' riuscito ad organizzare interessanti appuntamenti, come quello di sabato 12 maggio con la tavola rotonda su ''Editoria abruzzese e nuove forme di comunicazione''.''Andiamo al Salone internazionale del Libro nella convinzione di recitare un ruolo di primo piano tra le regioni italiane - anticipa l'assessore regionale, Luigi De Fanis - Sappiamo di trovarci al cospetto di una kermesse internazionale importante e qualificata che da' la misura della nostra crescita culturale e del modo in cui riusciamo a comunicarla. In questo senso - fa notare ancora - la Regione ha fatto una precisa scelta di politica culturale concentrando le poche risorse finanziarie nell'organizzazione del Salone di Torino, evitando in questo modo gestioni clientelari delle risorse stesse".
Le Edizioni Tracce al Salone del libro di Torino
Di seguito l'intervento di Nicoletta Di Gregorio, Presidente delle Edizioni Tracce e Presidente dell'Associazione Editori Abruzzesi, presente all'interno della brochure della Regione Abruzzo dedicata al Salone del Libro di Torino.
Anche quest’anno gli Editori Abruzzesi partecipano, presso lo stand della Regione Abruzzo, al Salone del Libro di Torino, la più grande rassegna del settore in Italia.
La
scelta dell’Assessorato alla Cultura della Regione Abruzzo, nella persona
dell’Assessore Dott. Luigi De Fanis, che ringraziamo sentitamente, è sicuramente
significativa e coraggiosa, soprattutto in questo momento di crisi economica
mondiale. Proporre programmi e credere nella cultura, in particolar modo in
quella del libro, vuol dire supportare quanti operano ogni giorno in questo settore,
favorendo, oltretutto, lo sviluppo socio economico del territorio. L’editoria
è alla base dell’espressione culturale di un popolo.
Le
case editrici abruzzesi rientrano, nella maggior parte, nella categoria della
piccola e media editoria ma questo, a mio avviso, può rappresentare un valore
aggiunto se ciò si trasforma in maggiore attenzione per il prodotto, nella
scelta dello specifico campo in cui operare, nell’attenta strategia di
valorizzazione del libro, nell’amore per la propria terra e le proprie radici,
valorizzata da pregevoli pubblicazioni, ma anche nell’apertura ad uno sguardo
totale sul mondo. All’interno
di quest’ottica è importante tener conto delle ultime tecnologie che stanno
rivoluzionando le prospettive editoriali.
È
necessario valutare attentamente i testi adatti ai tradizionali circuiti
distributivi della carta stampata e quelli più consoni alle nuove tecnologie
telematiche (internet, vendita on line, e-book etc) affinché le due espressioni possano trovare equilibrio
di convivenza e cittadinanza. Un’attenzione
particolare merita l’e-book che ha conquistato immediatamente l’interesse dei
lettori a livello mondiale. Esempio ne sono state le file per acquistarne i
primi esemplari. In modo particolare ha attratto i giovani che sono i più
ricettivi al mondo telematico, sapendone utilizzare appieno tutte le
possibilità.
La
velocità del mezzo di lettura favorisce la consultazione anche per un uso
scolastico. Questo nuovo strumento ha attirato anche un pubblico più ampio, che
ha così la possibilità di esaminare con facilità data base universali,
potendosi collegare alle maggiori biblioteche mondiali, avendo loro attrezzato
dei reparti destinati alla lettura telematica. Quindi, come possiamo ben vedere,
è in atto una rivoluzione che investe vari campi della società.
Pur
ritenendo che il libro, in quanto oggetto da sfogliare, leggere e avere in
libreria, non sparirà mai dalla nostra cultura, dobbiamo adeguarci a questa
nuova realtà tecnologica e distributiva cogliendone le prerogative positive.

Con
tutto questo si sta rapportando con entusiasmo e spirito di innovazione, anche
l’editoria abruzzese.
Nicoletta
Di Gregorio
Presidente
Associazione Editori Abruzzesi
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