Da quando ho iniziato, sempre tardi a mio parere, a dare voce a questo grande amore per la scrittura ho ricevuto riconoscimenti così gratificanti che faccio mia la frase di Jim Morrison: "Vivo per amarti, morirò se dovrò dimenticarti". Avere la capacità di saper narrare le proprie sensazioni, di descrivere immagini, ambienti resi vivi dal proprio sentire, trovare la formula espressiva che consente a chi si approccia di capire, immaginare ciò che si racconta è, a mio parere,un dono che genera vita, perchè LA SCRITTURA
dà visioni personalizzate a chi legge. Ognuno,infatti, filtra il narrato attraverso il suo sentire e la sua immaginazione, raccontandosi la storia che sa e può raccontarsi. Al di là della possibilità di conseguire dei prestigiosi riconoscimenti, penso che la ricompensa più grande ci venga elargita in emozioni condivise con chi apprezza questo tipo di comunicazione.
Trovarsi al Salone Internazionale del Libro di Torino è, senza alcun dubbio, la realizzazione di una grande aspirazione.Per me vederla realizzata al secondo libro è stata un'opportunità unica, perciò ringrazio sentitamente la mia Casa Editrice: TRACCE di Pescara. Sabato, 12 maggio, mi sono trovata in un mondo variopinto di immagini, storie, poesie, persone che simultaneamente ascoltavano, guardavano e, se incuriositi, si soffermavano a sfogliare il libro che aveva attirato la loro attenzione.Questo stato d'animo ha preso corpo quando, insperatamente,due lettori guardando il mio libro esposto hanno identificato l'immagine dell'autrice con la persona che avevano dinanzi. Gli incontri sono, secondo me,la vera magia di queste manifestazioni,seppure un pò dispersive per le proporzioni dell'avvenimento.
Ti trovi a girare tra Stand nazionali ed internazionali, dando voce e occhi a migliaia di parole di persone mai viste, intraviste in qualche pubblicità e scopri cosa realmente c'è dietro quelle pagine e quelle copertine, più o meno colorate. Ci sono pensieri, emozioni, storie in tutte le lingue che, in quella sede, hanno la possibilità di migrare tra menti di tutte le età, tra lingue diverse e popoli che seppur, lontani geograficamente,ci diventano familiari, addirittura amici.Poi ti emozioni quando incontri personalmente uomini e donne che hanno dedicato la loro vita alla comunicazione che avviene attraverso la scrittura.
C'è Cultura in movimento, un fiume di interscambi che, in quei giorni, annullano la diversità culturale fra i popoli, danno pari importanza alle culture meno avanzate e tutti diventano protagonisti. Tra queste righe vedrete immagini di autori con i quali ho condiviso l'emozione di presentare l'opera, con la quale abbiamo legato il nostro nome a questa importante manifestazione. 
Come nella vita, con alcuni ho più affinità, con altri meno ma per tutti nutro rispetto ed ammirazioni per avere una militanza più lunga della mia in questo ambito professionale. Forse avrete letto qualcosa che hanno scritto e adesso avete un'immagine alla quale associare il vostro pensiero. La Cultura è cibo per la mente e chiunque si adopera per accrescerla e divulgarla è una persona encomiabile. Siate anche voi promotori del sapere e vi accorgerete che riceverete in cambio più di quanto donate.
Caterina Guttadauro La Brasca
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