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martedì 16 aprile 2013

LIBERTA' E' UN PAIO DI SCARPE E UNA STRADA DOVE CORRERE!!!

Terrore sulla maratona lungo la Boylston Street. Con la città dei Kennedy imbandierata a festa per il giorno dei «Patriots», in cui si celebrano gli eroi della rivoluzione americana, due bombe esplodono nei pressi del traguardo della maratona.  
Le deflagrazioni investono centinaia di persone del pubblico mentre incitano i corridori. La prima esplosione avviene alle 14.50, quando in Italia sono le 20.50, e pochi secondi dopo ne segue un’altra, assai più potente.

Bombe alla maratona, indagini sulla pista interna e su quella internazionale. Sul luogo recuperato un dispositivo a comando elettrico. Una bomba sarebbe stata preparata dentro una pentola a pressione. L'ipotesi dell'attentato al governatore. Il presidente Obama: "Attacco a civili è terrorismo". Innalzate misure di sicurezza anche in Italia

 

 Una delle tre vittime era un bambino di otto anni, Martin Richard, che stava assistendo alla gara insieme alla famiglia, e ci sono molti bambini anche tra i feriti. La seconda vittima identificata è una ragazza di 29 anni, Krystle Campbell. Veniva da Medford, città a poche miglia a Nord di Boston. Si era diplomata alla Medford High School nel 2001. Si era trasferita Boston da poco e viveva con la nonna malata per aiutarla. Lavorava in un ristorante ed era sposata. Andava a vedere la maratona ogni anno e ieri  era vicino alla linea del traguardo per festeggiare l'arrivo di un amico, ricoverato con ferite gravi.

 Così come affermato da Barack Obama, non si conosce ancora la matrice dell’attentato: se esterna, legata al fondamentalismo islamico, o interna, legata ad estremisti come quelli che il 19 aprile del 1995 fecero saltare in aria un edificio federale ad Oklahoma City, provocando 168 morti e 680 feriti. Alla guida delle operazioni gli agenti del Fbi, che in una breve conferenza stampa hanno ribadito come siano in corso “indagini criminali, potenzialmente nell’ambito del terrorismo”. Mentre si sta passando al setaccio ogni foto, ogni fotogramma delle telecamere a circuito chiuso della zona, trapela la notizia che ci sarebbero alcune immagini di un sospetto vestito di nero, con due zainetti sulle spalle.Tuttavia le autorità Usa, secondo quanto riferisce il sito Politico, stanno indagando sul ruolo di un cittadino straniero rimasto gravemente ustionato, che si trovava negli Stati Uniti con un visto per studenti. E’ considerato dagli investigatori una “persona di interesse” e un “potenziale sospetto” in relazione al caso, sebbene al momento non sia stato formalmente accusato o arrestato. Il sospetto si trova in ospedale ed è piantonato dagli agenti. Nel corso di una conferenza stampa, ieri, il capo della polizia di Boston, Ed Davis, aveva riferito che non c’era alcun “sospetto” ricoverato presso il Brigham and Women’s Hospital, come invece indicato da alcune notizie di stampa, ma aveva ammesso che “ci sono delle persone con cui stiamo parlando”. 
  Il ministero degli Esteri ha confermato che al momento non risulta nessun italiano coinvolto nell'attentato alla maratona di Boston. Lo ha riferito il capo dell'Unità di Crisi, Claudio Taffuri, ai microfoni di 'Radio Anch'io' Rai. Taffuri, che è in costante contatto con il console italiano a Boston, Giuseppe Pastorelli, ha aggiunto comunque che dati più precisi si avranno nelle prossime ore.

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