domenica 1 luglio 2018



                                            


Andrea GiostraUn adulto che guarda con gli occhi da bambino

    



Tutti portiamo, ovunque andiamo le nostre radici, ma ognuno ha la sua modalità.
Molti nascondono il mondo che esse rappresentano dentro la memoria e vedono
    la luce solo nei racconti che verranno fatti ai piccoli della famiglia. Tanti amano, invece, dimenticare per non rimanere imbrigliati nel loro passato. Pochi hanno il coraggio di riesumarlo e regalarlo a tutti come un monile prezioso, da tramandare per non farlo morire con noi. Di questi ultimi fa parte Andrea Giostra, che ha impresso la sua "sicilianità" in tanti fogli bianchi, facendo una raccolta, il cui nome è "Novelle Brevi di Sicilia".
Le sue quindici novelle, sono frutto di una Sicilia antica che si racconta con genuina veridicità a coloro che non ne hanno conosciuto la Storia, nel bene e nel male. Giostra non giudica, non approva o disapprova, si limita a restituire ai Siciliani di oggi la paternità di gesti, movenze, emozioni che non hanno tempo e quindi vivibili anche nell'attuale contesto storico. Questo è, a parer mio, il     grande pregio di questo Autore,di essere, passatemi il termine, il"Traghettatore" di 
un passato storico, emozionale, di tradizioni ad un presente che, talvolta, lo rinnega perchè superato o non degno di essere storicamente ricordato. Sappiamo bene che chi non ha un passato non può avere un futuro, la Storia Siciliana è un puzzle di dominazioni che l'hanno invasa, anche dominata ma mai sconfitta. Nessuno le ha tolto i suoi tramonti, i colori dei suoi oleandri, i cibi, le sue magnifiche e universalmente riconosciute bellezze artistiche. Si ci sono stati secoli segnati dall'ignoranza, dalla povertà e dalla mancanza di lavoro, c'è stata violenza ma un Siciliano resta un Siciliano che sa cos'è il rispetto,l'amore per la famiglia, la devozione per i suoi Santi. E poi
Pirandello, Sciascia, quanta ricchezza artistica e letteraria grazie alla quale, con orgoglio, ci permettiamo di vivere....    ....".questo luttuoso lusso di essere siciliani" come dice il grande Gesualdo Bufalino. 

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