UN FIOCCO DI NEVE

Un ricordo è come una fotografia, abbatte le barriere del tempo e ti trascina via. Rivedi un volto, una strada, una ferrovia e quel treno a vapore che,sbuffando, rapiva la tua fantasia. Vedevi gente salire, scendere e da quello che avevano in mano provavi ad indovinare il loro lavoro.La valigia di cartone,chiusa da uno spago era di un emigrante che la trascinava come quella povertà da cui fuggiva.La borsa a due manici era di un impiegato che portava a casa il lavoro in più per arrotondare un salario non sufficiente. Talvolta scendeva un vecchio che, abbracciato al suo cappotto pieno di buchi, camminava controvento in compagnia delle sue ferite.Eri piccino ed al tuo papà chiedevi di prenderti in braccio per guardare là, lontano dove quel treno si andava a fermare.Oggi sei vecchio e  curvo, con la zavorra di tutta una vita che nessuno può sollevare,cammini stanco e lasci passare tutti quei treni, nuovi, veloci che vedi sparire tra cielo e mare.I finestrini, rigorosamente chiusi, nascondono i gesti di un saluto, la voglia di un sorriso,la speranza di un'attesa. Nessuno ti aspetta per vederti tornare o ti saluta per vederti partire,le rughe nascondono il dolore e quel treno è lontano, in un ricordo caduto danzando, lieve, come quel piccolo fiocco di neve.